La principale criptovaluta, Bitcoin (BTC), resta al centro dell’attenzione, avendo superato per la prima volta dall’inizio di marzo la soglia dei 90.000 dollari. Aumentando le aspettative di chi vorrebbe vederlo raggiungere nuovamente massimi storici. Ma è ancora lontano dal picco dell’ETH, che ha raggiunto i 109.000 dollari a gennaio.
Cosa sta succedendo alle azioni legate all’ecosistema crypto?
Le azioni collegate all’ecosistema crypto hanno recentemente recuperato, spinte da un nuovo balzo del prezzo del Bitcoin e dall’ottimismo sui dazi.
A proposito, secondo l’analista di Keefe Bruyette & Woods Bill Papanastasiou: “Il principale motore è stato ovviamente il prezzo spot del Bitcoin.”
Tuttavia, dopo un difficile primo trimestre, molte azioni sono scese quest’anno, quando i prezzi del Bitcoin sono crollati trascinando molti con sé.
Al contrario, alcune si sono distinte con forza, registrando guadagni importanti. Ad esempio, possiamo evidenziare Coinbase, CleanSpark e Strategy, le cui azioni sono salite. La chiave? Il prezzo del Bitcoin, perché quando sale, generalmente spinge con forza le azioni delle società crypto.
Chi guida il nuovo interesse istituzionale?
Si riflette sempre più il cambiamento progressivo nella percezione degli asset digitali tra gli investitori istituzionali. Che vedono in modo più favorevole gli strumenti garantiti dalle criptovalute, segnando una pietra miliare nell’integrazione del settore crypto nella finanza tradizionale.
Inoltre, secondo i dati Reuters, Microstrategy-A, Robinhood, Riot Platforms e Mara Holdings sono aumentati tra il 7% e l’8%.
Allo stesso modo, il rapporto Bitwise rivela che il totale di BTC nei portafogli aziendali era di 665.618 unità. Ora sale a 746.302 BTC.
Bisogna riconoscere che il Bitcoin è ormai parte integrante delle tesorerie aziendali. E l’adozione è sempre più frequente. Alcune delle aziende leader negli acquisti sono:
- Strategy: 553.555 BTC
• Marathon Digital
• Riot Platforms
• Galaxy Digital
• CleanSpark
• Tesla
• Hut 8
• Abraxas Capital
Fondi che hanno aumentato l’esposizione
Tra questi leader, dobbiamo citare gli ETF Bitcoin quotati negli Stati Uniti, che hanno registrato afflussi netti superiori a $380 milioni in un solo giorno, la cifra più alta da gennaio 2025.
Vale la pena notare che la migliore performance è stata registrata da Ark Invest e dal 21Shares ETF (ARKB), che hanno raccolto 116,13 milioni di dollari. Al secondo posto si è classificato l’ETF Bitcoin di Fidelity (FBTC) con 87,61 milioni di dollari in nuovi investimenti. Un altro fondo rilevante è l’iShares Bitcoin Trust ETF, che gestisce circa 48 miliardi di dollari di asset.
Perciò il CIO di Bitwise, Matt Hougan, si aspetta che gli ETF Bitcoin vedano una maggiore domanda da Wall Street nel 2025. Inoltre ha previsto che gli ETF Bitcoin stabiliranno un nuovo record di afflussi entro fine 2025, superando il traguardo di $35 miliardi del 2024.
Allo stesso modo, Robert Mitchnick, responsabile degli Asset Digitali di BlackRock, ha commentato il rinnovato interesse per gli ETF Bitcoin durante un panel all’evento Token 2049 a Dubai. Di conseguenza, gli afflussi negli ETF Bitcoin riprendono mentre gli investitori istituzionali tornano nel mercato crypto.
Perché gli investitori stanno tornando nel settore?
In realtà, gli investitori continuano a cercare alternative che offrano rendimenti migliori. E il Bitcoin, la cui performance storica supera di gran lunga molti asset tradizionali nel lungo periodo, emerge come un’opzione per chi vuole proteggere e far crescere il proprio capitale.
Inoltre, il Bitcoin si è guadagnato tra gli investitori la reputazione di asset in grado di offrire protezione contro la debolezza monetaria e fiscale dei governi.
L’effetto domino istituzionale
La progressiva partecipazione di grandi istituzioni finanziarie, aziende tecnologiche e fondi d’investimento nello spazio crypto genera un effetto domino.
Man mano che più attori istituzionali investono in Bitcoin e altri cryptoasset, o integrano la tecnologia Blockchain nelle loro operazioni, altri investitori istituzionali si sentono più sicuri e validati per entrare nel mercato, spingendo ulteriormente la liquidità e la legittimità del settore. Quando il Re sale, tutti vincono!
Così, la percezione che altri attori stiano ottenendo guadagni importanti spinge più fondi a unirsi, creando un effetto domino che amplifica gli afflussi di capitale.
È importante ricordare che i mercati sono ciclici. Ciò che oggi sembra un investimento sicuro, domani può trasformarsi in una perdita milionaria. Perciò, è fondamentale mantenere la testa fredda e non farsi trascinare dall’entusiasmo del momento.
BTC come “termometro” per asset crypto-regolamentati
Il Bitcoin funziona da “termometro” per gli asset crypto-regolamentati grazie alla sua posizione di prima e più grande criptovaluta, influenzando la percezione e il comportamento delle altre. Nello specifico, il Bitcoin funziona come:
- Fiducia istituzionale
• Indicatore di tendenze
• Punto di riferimento
• Performance degli ETF(mostrando interesse come rifugio dall’incertezza economica)
• Sviluppo
Mining come indicatore di adozione e sicurezza della rete
Allo stesso modo, l’attività di mining del Bitcoin è considerata un indicatore indiretto dell’adozione e della sicurezza della rete. Un aumento dell’hash rate del Bitcoin suggerisce una maggiore attività della rete e maggiori incentivi economici per i miner, segnale di crescente fiducia nella sostenibilità a lungo termine del Bitcoin.
Quali rischi permangono nonostante l’ottimismo?
Nonostante l’ottimismo sul prezzo del Bitcoin, permangono diversi rischi significativi che gli investitori devono considerare, dato che il mercato crypto rimane vulnerabile:
• Rischi normativi (manca un quadro normativo globale unificato)
• Volatilità
• Rischi di sicurezza (l’ecosistema è ancora esposto ad attacchi)
• Rischi macroeconomici: Sebbene alcuni sostengano che il Bitcoin sia un bene rifugio contro inflazione e incertezza economica, non è del tutto immune a condizioni macroeconomiche avverse.
Conclusione: Verso una nuova ondata di interesse per l’infrastruttura crypto?
Oggi più che mai, la parola Bitcoin è sinonimo di innovazione finanziaria e trasformazione economica globale. Generando un rinnovato interesse per l’infrastruttura crypto nel suo insieme.
Riguardo al futuro della criptovaluta, Julián Colombo, direttore generale di Bitso Argentina, ha affermato che a medio-lungo termine il trend sarà rialzista. Tuttavia, gli investitori devono essere pronti a convivere con queste fluttuazioni nel breve periodo.
Intanto, Richard Teng, CEO di Binance, ha dichiarato: “Nel breve termine, questo tipo di incertezza macroeconomica tende a innescare avversione al rischio, con gli investitori che si ritirano in attesa di vedere come evolveranno crescita, politica e commercio. Molti detentori a lungo termine continuano a vedere Bitcoin e altri asset digitali come resilienti durante periodi di stress economico e dinamiche politiche mutevoli.”
Allora, tutto indica che siamo sull’orlo di una nuova fase di protagonismo per la criptovaluta più importante e disruptiva al mondo? Speriamo di sì, o come dice il cofondatore di Binance, Changpeng Zhao: “La finestra per comprare a buon prezzo potrebbe chiudersi presto.”
