Cosa sta succedendo a Bitcoin?
Per mercoledì 30 aprile, Bitcoin si attesta tra i $94.000 e i $95.000, con leggere variazioni a seconda delle borse. La criptovaluta leader ha registrato incrementi considerevoli che superano gli $80.000 dall’inizio di aprile. Ciò è legato a un mercato che è stato ottimista a causa della speculazione sulla possibilità di un’evoluzione nei negoziati commerciali tra le principali economie; tuttavia, si mantiene la cautela e non si percepisce ancora una forte domanda, almeno organica, che possa sostenere l’aumento. Non c’è euforia generalizzata nel mercato, secondo diverse note presentate da CoinDesk.
Secondo CoinDesk, «Bitcoin (BTC) è salito dell’1% nelle ultime 24 ore, scambiando vicino a US$ 95.400 e sul punto di superare US$ 96.000 per la prima volta dalla seconda metà di febbraio. Il CoinDesk 20 — un indice delle 20 principali criptovalute per capitalizzazione di mercato, escluse le stablecoin, le criptovalute di exchange e le memecoin — è salito dell’1,1%, con Bitcoin Cash (BCH) in testa all’indice con un aumento del 6,3%», sottolinea.
Allo stesso modo, l’aumento del prezzo di Bitcoin potrebbe essere correlato a movimenti di capitale che intendono ottenere guadagni rapidi, e non necessariamente a un accumulo che si mantiene a lungo termine. Tutto ciò porta gli investitori a monitorare da vicino e costantemente l’evoluzione del mercato e ad essere estremamente cauti.
Chi sta influenzando questo movimento?
La possibilità che ci sia un cambiamento positivo nei legami commerciali esistenti tra le principali economie del mondo, come Stati Uniti e Cina, genera entusiasmo nel settore finanziario e anche un movimento al rialzo in asset come Bitcoin. Ciò, soprattutto, dopo il “Giorno della Liberazione“, il 2 aprile scorso, momento in cui il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato un grande aumento tariffario che sarebbe, secondo le sue dichiarazioni, l’inizio dell’indipendenza economica del suo paese.
Riguardo all’idea che migliorino le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, Bloomberg sottolinea un punto importante legato all’impasse degli aerei Boeing: «Funzionari di Pechino hanno riconosciuto che gli aumenti tariffari applicati dal presidente statunitense Donald Trump hanno perturbato il mercato mondiale del trasporto aereo, e sia le compagnie aeree cinesi che Boeing sono state gravemente colpite. Di conseguenza, la Cina si aspetta che gli Stati Uniti possano creare un ambiente stabile e prevedibile per il normale commercio e le attività di investimento», si legge.
Altri fattori che possono influenzare il movimento del prezzo di Bitcoin in questo momento sono i Grandi detentori, con le loro ingenti transazioni di Bitcoin; i mercati dei derivati o diversi strumenti finanziari; e i trader con leva finanziaria.
Quando è avvenuto questo rimbalzo?
Bitcoin ha iniziato a uscire dalla cattiva fase in cui si trovava, che lo aveva portato persino a $76.000, il 10 aprile, secondo i dati mostrati da CoinDesk; tuttavia, il suo rimbalzo più considerevole si è verificato nella terza settimana di aprile, più precisamente alla chiusura del 21 aprile e all’inizio del 22 aprile, quando ha superato i $90.000.
Dove si riflette questo impatto?
Secondo Bloomberg, durante tutto aprile 2025 i rapporti hanno mostrato afflussi giornalieri negli ETF di Bitcoin. Ciò suggerisce che, sebbene permanga cautela riguardo alla domanda generale, c’è una chiara convinzione a livello istituzionale.
Allo stesso modo, un aspetto fondamentale è che esiste una stretta relazione con i mercati più “tradizionali”, il che porta alla premessa che con un miglioramento del panorama economico mondiale, soprattutto dell’ambiente situazionale a cui si è fatto riferimento (USA – Cina), il prezzo di Bitcoin potrebbe registrare prezzi in aumento. Ciò è evidenziato in diverse analisi di CoinMarketCap e Bloomberg.
Ci sono alcuni parametri che possono essere utili per misurare l’impatto:
- Indice di Paura e Avidità: questo strumento permette di misurare come si sente il mercato riguardo alle criptovalute. Il punteggio va da 0 a 100, dove i valori vicini allo 0 rappresentano “paura estrema” e i valori vicini a 100 rappresentano “avidità estrema”.
- Dati On-Chain: questo si riferisce a tutte le informazioni memorizzate sull’utente e sulle sue transazioni. Sebbene possa sembrare che non fornisca alcuna informazione, quando si lavora con metriche più specifiche, come i volumi di transazione, ad esempio, si potrebbe valutare se la crescita è dovuta a speculazione o a un aumento più organico e stabile.
Perché questo movimento è significativo?
Secondo diverse analisi condotte da CoinDesk, il superamento degli $80.000 può generare per gli investitori e i trader un segnale rialzista, che si traduce in un incremento della spinta all’acquisto. Inoltre, una delle chiavi più precise di tutto questo processo è che Bitcoin continua a mostrare la sua capacità di rimanere a galla e persino di continuare a essere interessante in mezzo alla marea commerciale e finanziaria che si sta vivendo.
Da parte sua, ci sono chiare contraddizioni in aspetti fondamentali, come una domanda debole a fronte di un prezzo in aumento, il che genera il dubbio di quanto stabile possa essere questo «movimento». Inoltre, secondo le analisi di CoinDesk, l’entusiasmo finanziario o commerciale sarebbe direttamente proporzionale a quello che viene definito «un maggiore appetito per il rischio», e questo potrebbe verificarsi con Bitcoin nello scenario attuale, unito al fatto che se lo scenario politico-economico o politico-commerciale dovesse diventare più favorevole, ciò avrebbe probabilmente un impatto considerevole sul prezzo di Bitcoin.
Come si interpreta questo rialzo nel contesto attuale?
Sebbene l’adozione e l’uso di Bitcoin, in realtà, potrebbero non crescere di pari passo, gli acquisti a breve termine dovuti all’entusiasmo generato dalle aspettative di accordi commerciali più positivi tra le potenze economiche hanno dato i loro frutti. Oltre a ciò, sebbene sia vero che esiste una debolezza nella domanda generale, c’è anche un flusso costante di capitale istituzionale dagli ETF di Bitcoin, e questo potrebbe in qualche modo contrastare l’inesistenza di una domanda più consolidata.
Secondo il CEO di Ripio, Sebastián Serrano, per Cointelegraph, «Il crescente interesse per Bitcoin ha coinciso con le tensioni politiche ed economiche negli Stati Uniti, dove le dispute sui tassi di interesse hanno aumentato l’incertezza. “Mentre le borse subiscono cali —con l’S&P 500 in calo di oltre l’8% in poche settimane—, Bitcoin è cresciuto del 5,5%, confermando il suo appeal come asset rifugio”.»
Per l’analista, la recente rivalutazione trova supporto anche nei fondamentali tecnici. Il quarto halving di Bitcoin, celebrato nell’aprile 2024, ha dimezzato l’emissione giornaliera di BTC, generando una pressione strutturale a favore del prezzo. Da allora, Bitcoin ha accumulato una crescita del 46%, superando i 93.000 dollari», sottolinea Cointelegraph.
